Che cos'è l'intolleranza al lattosio?
L'intolleranza al lattosio è un disturbo digestivo in cui l'organismo non è in grado di digerire completamente il lattosio, un tipo di zucchero presente nel latte e in altri prodotti caseari. Si verifica quando l'organismo non produce una quantità sufficiente dell'enzima lattasi, necessario per scomporre il lattosio nell'intestino tenue.
Quando il lattosio entra nell'intestino tenue e non viene digerito correttamente, può causare una serie di sintomi spiacevoli, tra cui gonfiore, gas, diarrea, dolore addominale e nausea. Questi sintomi possono manifestarsi in qualsiasi momento, da 30 minuti a diverse ore dopo il consumo di latticini.
Come e in chi nasce questa intolleranza?
L'intolleranza al lattosio può essere causata da diversi fattori, tra cui la genetica, l'età, ma anche, ad esempio, interventi chirurgici gastrointestinali. La sua incidenza dipende anche dalla razza. È noto che l'intolleranza al lattosio è più comune nelle persone di origine africana, asiatica e nativa americana. In queste regioni, probabilmente in passato i prodotti lattiero-caseari non avevano un ruolo significativo nella dieta e quindi l'organismo non aveva bisogno di produrre tanto enzima, la lattasi. Al contrario, il rischio di intolleranza al lattosio è basso nelle popolazioni di origine nordeuropea. Tuttavia, è importante rendersi conto che l'intolleranza al lattosio può verificarsi in persone di qualsiasi razza o etnia e può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui l'età, la genetica e lo stato di salute. Pertanto, questa intolleranza può manifestarsi anche nel corso della vita in seguito a varie malattie virali e batteriche. L'intolleranza può attenuarsi naturalmente con il tempo e, soprattutto, l'enzima lattasi può ancora essere prodotto dall'organismo in determinate quantità e quindi una persona può tollerare piccole quantità di lattosio. Pertanto, è necessario conoscere la propria tolleranza al lattosio e provare a consumare alimenti a basso contenuto di lattosio.
Come si diagnostica questa intolleranza?
L'intolleranza al lattosio viene solitamente diagnosticata attraverso una combinazione di anamnesi (descrivendo i sintomi, scoprendo se l'intolleranza è presente anche nei membri della famiglia), visita medica (osservando fisicamente il gonfiore del paziente), utilizzando un breath test per l'intolleranza al lattosio (che diagnostica l'intolleranza determinando la concentrazione di idrogeno nell'aria espirata risultante da un alterato assorbimento del lattosio nell'intestino).
Purtroppo, attualmente non esiste una cura per l'intolleranza al lattosio. Tuttavia, i sintomi possono spesso essere gestiti modificando la dieta, ad esempio evitando o limitando i latticini o assumendo integratori di lattasi, che possono aiutare l'organismo a scomporre il lattosio.
Modifica della dieta nell'intolleranza
È importante notare che saltare completamente i latticini può portare a carenze nutrizionali, in quanto i latticini sono una fonte importante di calcio, vitamina D e altri importanti nutrienti. Se si sospetta di essere intolleranti al lattosio, è meglio consultare un medico per confermare o escludere l'intolleranza e, una volta confermata, per creare un piano personalizzato che soddisfi le proprie esigenze nutrizionali eliminando i sintomi dell'intolleranza.
Mi è stata diagnosticata un'intolleranza al lattosio, e adesso?
Leggete attentamente le etichette: cercate i prodotti con la dicitura "senza lattosio". Prestate attenzione anche all'elenco degli ingredienti ed evitate gli alimenti che contengono lattosio, come latte, panna, formaggio e yogurt.
Sentitevi liberi di combinare anche con alternative vegetali Scegliere preferibilmente prodotti lattiero-caseari "fortificati", cioè arricchiti con vitamina D e calcio. Sono disponibili molte opzioni non casearie, come la bevanda di soia, la bevanda di mandorle, il latte di cocco e la bevanda di avena. Si possono trovare anche formaggi, yogurt e gelati non caseari prodotti da fonti alternative.
Scegliere alimenti freschiR: Frutta e verdura fresche, carni e cereali sono naturalmente privi di lattosio. Concentratevi sul cucinare i vostri pasti, non affidatevi agli alimenti trasformati perché possono contenere fonti nascoste di lattosio, oltre a essere altamente trasformati.
Pianificare in anticipoR: Prima di fare la spesa, fate un piano di ciò che cucinerete e una lista della spesa per assicurarvi di avere tutto il necessario per una dieta equilibrata. Questo vi aiuterà anche a evitare acquisti d'impulso che potrebbero contenere lattosio.
Sperimentare nuove ricetteR: Esistono molte ricette deliziose che sono naturalmente prive di lattosio. Cercate libri di ricette o risorse online dedicate alle diete senza lattosio. È importante avere una dieta il più possibile varia ogni giorno, per includere tutti gli elementi protettivi, i blocchi di costruzione e l'energia di cui il nostro corpo ha bisogno.
Considerare l'assunzione di integratoriR: La lattasi è un enzima che può essere integrato. Questo integratore contiene direttamente l'enzima necessario per scindere il lattosio. Vi consiglio, innanzitutto, di modificare la vostra dieta a favore di prodotti privi di lattosio. Ma se vi capita di andare a pranzo fuori dove c'è il lattosio, questo integratore vi aiuterà a evitare l'indigestione. In generale, con un po' di pianificazione e consapevolezza, è possibile fare una dieta equilibrata ed evitare gli alimenti contenenti lattosio.
Attenzione anche a farmaciperché nella loro composizione può essere presente il lattosio. Inoltre, fate attenzione agli gli integratori alimentarianche questi possono contenerlo.
Latticini fermentati e lattosio: Le persone che hanno ancora una certa quantità di enzima lattasi prodotto nell'organismo possono tollerare i prodotti lattiero-caseari fermentati come il kefir, l'acidco, lo yogurt, ma anche i formaggi come il parmigiano, che naturalmente hanno una quantità minima di lattosio.
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